Approfondimento: Assoluto e relativo

Il termine italiano ‘assoluto’ deriva dal termine latino absolutus a sua volta termine composto da ab ‘da’ e solutus ‘sciolto’, da cui il significato di ‘libero da qualsiasi limitazione’ che possiede nella nostra lingua. La fisica gli attribuisce un significato non troppo diverso ma che è bene precisare. Infatti, si usa l’aggettivo ‘assoluto’ quando si vogliono indicare grandezze fisiche che hanno lo stesso valore per tutti gli osservatori.

Di segno contrario è, invece, il termine italiano relativo, che deriva dal tardo latino relativus, a sua volta participio passato del termine latino referre ‘riferire’, da cui il significato ‘che si riferisce a’ che possiede nella nostra lingua. In fisica, si usa l’aggettivo relativo nel caso di grandezze fisiche che hanno valori diversi per osservatori diversi.

Con la Teoria della Relatività Ristretta, la classificazione delle grandezze fisiche in assolute e relative ha assunto un ruolo fondamentale. Ad esempio, in accordo con il secondo postulato, la luce si propaga con la stessa velocità per tutti gli osservatori, per cui la velocità della luce è una grandezza assoluta. Scopriremo, invece, che la durata di un fenomeno fisico cambia con l’osservatore per cui l’intervallo temporale è una grandezza relativa. In generale le grandezze fisiche cadono nell’uno o nell’altro genere e si è affermata l’idea che le grandezze assolute debbano avere un significato fisico più profondo di quelle relative.